Un Sistema di Gestione della Qualità è l’insieme di tutte le attività collegate e interdipendenti che influenzano la Qualità di un prodotto o di un servizio.

Il Sistema di Gestione della Qualità è costituito da:

una struttura organizzativa
i processi
le responsabilità
le procedure
le risorse
persone che sanno cosa fare
persone che sanno come farlo
persone che hanno i mezzi per farlo
persone motivate a farlo perché hanno un obiettivo comune

Implementare un Sistema di Gestione della Qualità

Tutto cambia, da sempre. Il cambiamento è alla base del progresso dell’umanità. L’unica cosa che non cambia è la capacità delle persone di adattarsi ai cambiamenti in tempi brevi.

Cambiare non è facile e le persone non lo fanno facilmente. Spesso si preferisce continuare a gestire qualcosa di poco logico ma conosciuto, piuttosto che qualcosa di ancora sconosciuto. Sono poche le persone che percepiscono il cambiamento come una possibilità per apprendere cose nuove, per aprire nuove strade. Sono poche, dunque, le persone che vedranno di buon occhio l’introduzione di qualcosa di nuovo nella quotidianità del loro lavoro.

Le dinamiche moderne, costringono le organizzazioni a cambiare per non rimanere ai margini del mercato. Il loro successo è dato dal prodotto del coraggio che hanno di cambiare per la velocità con la quale sanno affrontare il cambiamento.

Nella fase di introduzione del nostro Sistema Qualità è importante:

  • spiegare perché è necessario cambiare
  • riuscire a comunicare il desiderio di migliorare il modo di lavorare, di aggiungere valore alle attività svolte
  • fornire una vision comune
  • fornire certezze
  • spiegare che le cose che funzionano davvero resteranno immutate
  • spiegare che i cambiamenti ci aiuteranno a lavorare meglio, non peggio
  • fare in modo che il primo a cambiare, dando il buon esempio, sia il top management
  • motivare le persone, individuando anche le barriere al cambiamento
  • individuare i potenziali provocatori di cambiamento, le persone, cioè, più propense a seguire strade nuove e capaci di trascinare, col loro entusiasmo, gli altri
  • non promettere nulla che non possa essere mantenuto
  • fornire tutte le risorse necessarie a supportare il cambiamento
  • fornire la formazione necessaria
  • gestire e guidare il cambiamento facendo in modo che le cose cambino come vogliamo

Le fasi del cambiamento che seguiranno, se avremo lavorato bene, passeranno attraverso alcune reazioni emozionali ed intellettuali ben identificate che si possono così riassumere:

rifiuto: proprio perché le persone non amano cambiare e, spesso, lo fanno solo se costrette, questa è la fase in cui occorre spiegare chiaramente le ragioni che portano alla necessità di cambiare. E’ la fase dormiente nella quale si cerca di impostare il minimo indispensabile per sopperire alle richieste. Eventuali iniziative di miglioramento sono promosse spontaneamente solo da pochi in un contesto privo di chiare indicazioni da parte del management. Gli obiettivi sono per lo più di breve periodo e orientati al prodotto.
resistenza: la resistenza al cambiamento può essere attuata in maniera attiva o in maniera passiva, cioè restando indifferenti o accettando il cambiamento solo in apparenza. In questa fase bisogna avere la pazienza di ascoltare le perplessità di tutti e la capacità di convincere le persone. Davanti alle dichiarazioni di intenti e ai grandi progetti relativi alla qualità, molti reagiscono arroccandosi sulle proprie posizioni
esplorazione: in questa fase occorre mantenere alta l’attenzione, incoraggiare le persone
impegno: questa è la fase in cui le persone accettano i cambiamenti e si impegnano nel portarli avanti. E’ la fase del miglioramento continuo. La Direzione sostiene in prima persona i programmi di sviluppo della qualità e l’attenzione è puntata sulla soddisfazione dei clienti

Tratto dal Sito: http://www.qualitiamo.com